September 6, 2018

Forse più di qualsiasi altra casa automobilistica oltre a Tesla, Volvo ha abbracciato l’idea delle auto autonome. L’ultima manifestazione di questo entusiasmo è il concept 360c, una navicella elettrica senza conducente progettata per esplorare le possibilità dell’autonomia di livello 5, il livello più alto, che non richiede alcun tipo di input da parte del conducente se non l’inserimento di una destinazione.

E non si sa mai, uno dei vantaggi principali è che, liberati dalla responsabilità della guida, potremo lavorare di più e percorrere distanze più lunghe. Come afferma Volvo, la 360c è “un ufficio mobile a guida autonoma, completamente funzionale, connesso e confortevole”. Un vantaggio fondamentale è che permetterà ai lavoratori di spostarsi più lontano, in quanto saranno “meno dipendenti dalla vicinanza alle città”.

Oltre a essere un ufficio mobile, il 360c può essere configurato anche per attività meno produttive come il sonnellino. Questa funzione potrebbe essere utile nell’altra possibilità dirompente delle auto autonome: sostituire i viaggi aerei a breve distanza.

Tuttavia, prima che le auto autonome possano traghettare senza problemi i viaggiatori che sonnecchiano o i pendolari impegnati con il computer portatile, è necessario stabilire un protocollo che permetta loro di comunicare le proprie intenzioni agli altri utenti della strada, in modo simile a come i conducenti umani imparano a leggere i segnali degli altri automobilisti. Con il 360c, Volvo propone un mezzo di comunicazione tramite luci, suoni ed elementi mobili, che l’azienda spera possa essere condiviso da tutte le case automobilistiche per creare un unico standard industriale.

E l’auto in sé? Le informazioni fornite sono poche, a parte il fatto che è completamente elettrica. La forma complessiva dell’auto sembra quasi unidirezionale, a parte due ali simili a pinne nella parte posteriore. Le immagini mostrano le porte ad ala di gabbiano; i posti a sedere possono essere configurati in modo che i passeggeri si trovino l’uno di fronte all’altro, con un tavolo da lavoro estraibile o con letti. Non sorprende che Volvo abbia affrontato il problema della sicurezza dei passeggeri reclinati che non sono efficacemente protetti dalle cinture di sicurezza a tre punti; il concetto utilizza una “speciale coperta di sicurezza” che trattiene i passeggeri sdraiati.

In realtà, però, il design della 360c sembra essere l’aspetto meno importante. Questo perché Volvo sta guardando oltre le automobili. Come dice l’azienda: “La 360c rappresenta la visione di Volvo Cars per un futuro di viaggi” che “potrebbe consentire a Volvo Cars di entrare in nuovi mercati in crescita”.

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